I bottoni esistono fin dai tempi più antichi.
Prima di ricoprire il loro ruolo come chiusura dei vestiti partono come decori per toghe e mantelli, accompagnando spille e fibule.
Sono fatti in legno, osso o metallo e nonostante l’enorme quantità di tempo che li divide dai bottoni moderni, questi bottoni in origine erano lavori raffinati ed attenti, essendo un elemento importante del capo per renderlo sfarzoso ed unico.
Nel 1300 circa il bottone viene impiegato per effettivamente chiudere corsetti e camicie, rimanendo però sempre un pezzo elegante e prezioso, di fatti sono creati in ambra, cristallo oro, argento e madreperla.
Anche le perle vengono impiegate come bottoni, sopratutto negli abiti femminili.
I bottoni al’inizio, essendo più oggetto di decoro che d’utilità, venivano cambiati spesso e potevano essere attaccati e staccati esattamente come le spille.
Addirittura, Papa Clemente VII se li faceva creare dal famosissimo Benvenuto Cellini, e anche le classi meno abbiente adoravano i bottoni tanto da imitare sua eminenza nello stile.
Data la loro preziosità e facilità nel conservarli, i bottoni venivano anche impiegati come moneta di scambio e sopratutto nell’Italia del sud, Liguria e Sicilia, faceva spesso parte del corredo della sposa una filigrana di bottoni.
Nel 1600, in Inghiletrra i bottoni vengono applicati alle camicie (maschili) non solo per svolgere il proprio lavoro di bottoni, ma anche per indicare lo status del proprietario.
Le dimensioni cambiano e passano da dimensioni ridotte fino a raggiungere i 4cm, con paesaggi ed intarsi al’interno del bottone stesso.
Attorno alla metà del XIX secolo, quando la rivoluzione industriale è in piena, i bottoni diventano un bene più commerciale e cambiano nuovamente i materiali, passano da articoli preziosi ma spesso fuori dalla portata dei più, in oggetti di uso comune e raggiungibili da chiunque.
I metalli più preziosi vengono sostituiti e legno, corno, conchiglie ed imitazioni inziano ad entrare nelle case di tutti.
Nell’inizio del XX i bottoni vengono rilanciati come oggetto d’arte dal movimento Art Dèco, e fin da quel momento i bottoni riaquisiscono le forme più particolari, come quadrati, triangoli, animali e fiori.
Vengono anche ricoperti con tessuti e passamaneria.
Negli anni ’40, durante la guerra anche i bottoni subiscono un impoverimento tornando ad essere un oggetto d’utilità più che di bellezza, comunque adornando le divise dei ruoi più importanti nel campo militare, ma per fortuna questo periodo è relativamente breve perchè negli anni ’60, con l’arrivo degli strass, i bottoni tornano alla ribalta con colori brillanti e un aspetto del tutto nuovo.
Fino ai giorni nostri i bottoni hanno diverse oscillazioni d’importanza, facendo un avanti e rivieni tra oggetto di mera utilità e prezioso gioiello unico.
